Migliori 10 Vini Vin Santo

Quali sono i migliori Vin Santo? Scopri i migliori Vin Santo da noi consigliati con foto e descrizione. Per approfondire ti consigliamo anche gli articoli sui migliori vini dolci italiani.

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INDICE:

VIN SANTO

Il vin santo è un vino toscano dolce prodotto attraverso l’appassimento di uve, adagiate su graticci o appese, in ambienti chiusi e areati detti vinsantaie. Le uve impiegate per produrre il Vin Santo sono Trebbiano e Malvasia, nel caso del vinsanto occhio di pernice viene impiegato anche il Sangiovese.  

La lunga vinificazione del Vin Santo (con affinamento di minimo 3 anni) avviene nei tradizionali Caratelli, piccoli fusti da 50 e 200 litri di rovere o castagno ma anche acacia e ciliegio.

Tradizionalmente il Vin Santo viene fatto fermentare e affinare con la tradizionale ‘Madre’, un deposito di fecce delle vinificazioni precedenti custodito dalle cantine negli anni e che conferisce complessità organolettica ai vini. Oggi per innescare le fermentazioni si tende ad inoculare lieviti selezionati, più stabili, aggiungendo una minima percentuale di madre per fare fede alla tradizione.

MIGLIORI VIN SANTO consigliati da Jean Marco Palmieri

Quali sono i migliori Vin Santo ?

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Troverai molte tra le aziende più iconiche storiche ma anche quelle che si sono contraddistinte per carattere unico e originale.

Vin Santo di Carmignano Riserva 2014 – Capezzana

Caratteristiche: Si apre su note di fichi secchi e scorze d’arancia candita per proseguire verso sfumature di fiori bianchi e chiodi di garofano. Il sorso è morbido e corposo, con una chiusura mielata.

Vinificato in piccoli carati di castagno, rovere e ciliegio, affina cinque anni.

Un vino dolce caratterizzato da una piacevolissima morbidezza e da profumi che diventano ancora più eleganti con l’invecchiamento in bottiglia. Da annoverare meritatamente tra i migliori Vin Santo, prodotto in un numero limitato.

Vitigni: Trebbiano 90%, San Colombano 10%
Zona: Carmignano

Vin Santo del Chianti Classico 2011 – Rocca di Montegrossi

Caratteristiche: Intense note di frutti appassiti sono impreziositi da delicate sfumature di verbena e un finale con echi di torrefazione. Il sorso è dolce e prorompente, con una piacevolissima presenza salina sul finale che invoglia la beva.

Fermenta e matura in piccoli caratelli di legni diversi (ciliegio, rovere, moro) per circa 8 anni.

Un tripudio di profumi che fanno da preludio ad un sorso di grandissima voluminosità e lunghezza. A pieno titolo tra i migliori Vin Santo per carattere territoriale.

Vitigni: Malvasia Bianca del Chianti 100%
Zona:
Chianti Classico (Gaiole in Chianti )

Vin Santo del Chianti Classico 2012 – Badia a Coltibuono

Caratteristiche: Albicocca, fichi e scorze d’agrumi si fondono a note di mandorle tostate, datteri disidratati e spezie dolci. Al palato è morbido e corposo, seduce con un’ottima freschezza che rende il sorso snello.

Affina per minimo sei anni in piccoli caratelli di rovere.

Prodotto da una delle migliori cantine del Chianti Classico, il Vin Santo di Badia a Coltibuono è profondo e intenso, dotato di una spiccata mineralità che lo rende ancora più seducente. A pieno titolo tra i migliori Vin Santo per aromaticità ed equilibrio.

Vitigni: Trebbiano, Malvasia
Zona:
 Chianti Classico (Gaiole in Chianti)

Vin Santo del Chianti Classico 2009 – Isole e Olena

Caratteristiche: Un tripudio di frutti a polpa gialla matura e tropicale che sfuma verso timbri agrumati, resina e caramello e delicate sensazioni balsamiche. 

Un vino di nerbo e dal carattere meditativo: il palato è dolce con un’acidità particolarmente pronunciata che dona grande scorrevolezza.

Il Vin Santo di Isole e Olena è ottenuto da uve malvasia e trebbiano raccolte a mano che dopo aver subito una rigorosa selezione vengono sottoposte ad appassimento naturale. La conservazione e il lungo affinamento avviene nei tradizionali caratelli.

Un vino lisergico di grande eloquenza:  appassiona al naso con profumi intensi e sfaccettati e si dipana al palato materico, denso e d’imperitura persistenza. Da annoverare tra i migliori Vin Santo.

Vitigni: Malvasia, Trebbiano
Zona: Chianti Classico (Barberino Tavernelle)

Vin Santo del Chianti Classico 2009 – Fèlsina

Caratteristiche: Profilo aromatico stratificato: si apre su note di scorza d’arancia candita, per proseguire verso timbri di miele, zafferano e mentuccia selvatica. Al palato scorre dolce, denso e voluminoso. Finale ben equilibrato, di grande persistenza e pulizia.

I grappoli vengono sottoposti ad appassimento naturale sui graticci, fino a Dicembre e qualche volta anche fino a Gennaio–Febbraio dell’anno successivo alla raccolta. Dopo la pigiatura, il mosto viene trasferito in caratelli sigillati di rovere da 100 l, con la “madre”. Trascorsi 7 anni nella vinsantaia viene affinato almeno 6 mesi in bottiglia prima della commercializzazione.

Da une delle più virtuose cantine del Chianti Classico, il Vin Santo di Felsina è un vino d’inconsueta finezza ed equilibrio ottenuto da Trebbiano, Malvasia e Sangiovese. A pieno titolo tra i migliori Vin Santo per complessità e persistenza.

Vitigni: Trebbiano, Malvasia e Sangiovese
Zona: Chianti Classico (Castelnuovo Berardenga)

Vin Santo San Nicolò 2015 – Castellare di Castellina

Caratteristiche: Ventaglio olfattivo fresco e fragrante, con delicate sfumature di marmellata di arance amare che si fondono a sentori di senape di Digione e salsedine. In bocca è straordinariamente voluminoso con un finale persistente di buona pulizia che conferma l’olfatto.

Appassimento delle uve appese, non sui cannicci, in ambiente areato e lunga fermentazione in caratelli di rovere con madri di 20-30 anni e affinamento 60 mesi in caratelli di rovere e castagno.

Un Vin Santo di grande eloquenza gusto-olfattiva capace di massimizzare dell’espressività e la ricchezza della Malvasia e del Trebbiano.
A pieno titolo tra i migliori Vin Santo

Vitigni: Malvasia Bianca 60%, Trebbiano Toscano 40%
Zona: Chianti Classico (Castellina in Chiant)

‘Vinsangiusto’ San Giusto a Rentennano 2010 – San Giusto a Rentennano

Il quadro aromatico è intenso, sfaccettato e fresco con successioni di zafferano che virano verso timbri di fichi disidratati, note ammandorlate e spezie dolci. Al palato è dolce e voluminoso e sorretto da un grande nerbo acido. Interessante la nota alternata tra la dolcezza e le sfumature iodate minerali che impreziosiscono la presenza al palato.

Appassimento delle uve su graticci per 80 giorni e fermentazione alcolica con lieviti indigeni e affinamento 72 mesi in fusti di castagno e rovere da 50 a 200 litri di capacità impreganti di lieviti “madre”.

Testimonianza virtuosa di vino passito del Chianti Classico. Molto interessante il potenziale d’invecchiamento.

Vitigni: Malvasia del Chianti, Trebbiano Toscano.
Zona: Chianti Classico (Gaiole in Chianti)

Vin Santo del Chianti ‘Occhio di Pernice 2016 – I Veroni

Caratteristiche: Al naso affiorano decise note di amarena candita, mallo di noce, sottobosco e nocciole tostate. Il sorso è ricco, pieno e morbido, sostenuto da una bella acidità che culmina in un finale dai continui echi fruttati e dolci.

Pressatura soffice delle uve appassite in graticci e fermentazione alcolica con decantazione statica in caratelli da 100 litri e affinamento 8 anni in caratelli di castagno e rovere e 14 mesi in bottiglia.

Dalla Rufina uno dei migliori Vin Santo per equilibrio tra la componente dolce e la freschezza. Virtuosa interpretazione di Vin Santo Occhio di Pernice.

Vitigni: Sangiovese 60%, Canaiolo 20% e Malvasia Bianca 20%
Zona: Chianti Rufina

Vin Santo del Chianti Classico ‘Ceppetto’ – Mannucci Droandi

Caratteristiche: Papaya e pesca gialla sciroppata si fondono a sandalo, erbe aromatiche e pietra focaia. Al palato scorre morbido e profondo, con un netto dolce e fresco. Finale lungo di grande armonia.

I grappoli scelti vengono lasciati appassire al coperto. Il poco mosto che se ne ricava viene messo a fermentare e poi a maturare “sulla madre”. Il vino affina nei caratelli senza subire ulteriori travasi né altri interventi di alcun genere per almeno quattro anni dopo la vendemmia.

Da Gaiole in Chianti un vino dal carattere artigianale e classico, da annoverare tra i migliori Vin Santo per la capacità di coniugare magistralmente dolcezza e freschezza.

Vitigni: Trebbiano 50%, Malvasia Bianca del Chianti 30% e San Colombano 20%.
Zona: Chianti Classico (Gaiole in Chianti)

Vinsanto del Chianti Classico 2015 – Volpaia

Caratteristiche: Olfatto giocato inizialmente su note floreali di zagara, a cui si affiancano registri di frutta tropicale, impreziositi da più enigmatici sentori di genziana e zenzero candito. Palato contraddistinto da dolcezza avvolgente e finale d’imperitura persistenza con echi in cui riecheggia protagonista il frutto.

I migliori grappoli di Trebbiano e Malvasia vengono trasportati in vinsantaia dove appassiscono fino a Febbraio. Le uve appassite vengono quindi pigiate e il mosto ottenuto, dopo una chiarifica naturale, viene travasato nei tradizionali caratelli di rovere insieme alla madre, dove prosegue fermentazione e affinamento per 5 anni. Al termine di questo periodo, il Vinsanto viene separato dalla madre, illimpidito e imbottigliato.

Uno dei migliori Vin Santo per carattere classico: la nota alternata sapidità iodata e dolcezza crea una dialettica molto convincente.

Vitigni: Trebbiano, Malvasia
Zona: Chianti Classico (Radda in Chianti)

Vin Santo del Chianti Classico ‘La Chimera’ 2007 – Castello di Monsanto

Caratteristiche: Ventaglio aromatico ampio su cui spicca l’albicocca candita, il miele di zagara, la mela cotogna e i datteri. Il sorso è dolce, avvolgente e magistralmente bilanciato tra aciditò e sapidità. Finale lungo e di grande pulizia.

Da uve Trebbiano e Malvasia raccolte ad ottobre e lasciate ad appassire fino ai primi di febbraio, il Vinsanto del Castello di Monsanto si produce seguendo la più rigida tradizione: lasciando il mosto per un decennio nei piccoli caratelli esposti estate e inverno alle intemperie della vinsantaia.

Meritatamente tra i migliori Vin Santo per eleganza e versatilità nell’abbinamento gastronomico.

Vitigni: Trebbiano, Malvasia
Regione: Chianti Classico (Barberino Tavernelle)

Vin Santo Bianco dell’Empolese 2008 – Piazzano

Caratteristiche: Caratteristiche: Olfatto tutto giocato fichi canditi, resina, miele di acacia, datteri disidratati e mandorle tostate. Il sorso è pieno e succoso,  dotato di una piacevolissima vena salmastra che entra in sinergia con il frutto, che sul finale fa da protagonista.

Lento appassimento delle uve su graticci fino a fine dicembre , prima settimana di gennaio. Fermentazione in caratelli da 50 o 100 litri assemblati con legni diversi: castagno, rovere, ciliegio, acacia, gelso, dove rimane per almeno cinque anni; affinamento in bottiglia per almeno sei/otto mesi.

Dalla storica cantina dell’empolese, un Vin Santo di grandissimo carattere. Senza dubbio tra i migliori Vin Santo per carattere appassionante, unico ed originale.

Vitigni:  San Colombano, Trebbiano Toscano, Malvasia bianca.
Zona: Empoli

COSA ABBINARE AL VIN SANTO?

Quali sono i migliori abbinamenti con Vin Santo ? Tra le varie possibilità il Vin Santo è consigliato sia con ingredienti dolci come dolci lievitaticrostate, pasticceria, cioccolato o per contrasto con ingredienti sapidi con tendenza amara come i formaggi erborinati, formaggi stagionati, preparazioni a base di fegato, e foie gras.

Tra gli abbinamenti con il Vin Santo si possono citare i classici Cantucci. Sebbene sia prassi diffusa inzupparli, quando si degusta Vin Santo di qualità è consigliato limitarsi ad accompagnarli per preservarne l’integrità organolettica.

Tra gli esempi di abbinamenti con il Vin Santo oltre ai Cantucci, da tenere in considerazione dolci della tradizione toscana come il Panforte, la Schiacciata con l’uva, il Castagnaccio o lo Zuccotto.

Interessanti anche gli abbinamenti con piatti sapidi con sottofondo amarognolo come i Fegatini (che vengono tradizionalmente sfumati con il Vin Santo), lo Stracotto rinascimentale, un Cinghiale in dolceforte o Maiale con prugne e fichi secchi.

Nel caso di piatti a base di Cacao si potrà optare per Vin Santo più complessi e da uve rosse come il Vin Santo Occhio di Pernice.

Quali sono i migliori Vin Santo?

Qual è il migliore Vin Santo? Scegliere è un impresa ardua, che comunque soggiace inevitabilmente ai limiti di un’opinione soggettiva, che come tale, per definizione, è deficitaria e arbitraria.

Noi abbiamo semplicemente stilato una lista nostre delle interpretazioni preferite secondo le nostre valutazioni. Rimane tuttavia imprescindibile sottolineare che il vino, non nasce per essere prestigioso, esibito o sfoggiato.

Ma per emozionarci ed essere condiviso in modo genuino con le persone che amiamo, legandosi a situazioni contingenti e ai momenti irripetibili e intimi della nostra vita.

Pertanto, vi invitiamo a visitare cantine e conoscere i produttori che producono vini nella loro unicità, affinché possiate scoprire e scegliere autonomamente il vino che possa essere annoverato per voi tra i vostri personali vini preferiti. Se avete avuto la pazienza di leggere fin qua vi ringrazio per l’attenzione, ma adesso è il tempo riempire i calici e recidere le speranze lontane, e quindi:

Cheers, Salute, Santé