Tormaresca

(BARLETTA – ANDRIA – TRANI) Una realtà impressionante in Puglia, capace di spaziare tra vini rossi e vini bianchi del calibro di Chardonnay, Fiano, Primitivo, Cabernet, Negroamaro. Al top il vino rosso Bocca di Lupo, un Aglianico da coltivazione biologica.

La Storia e la filosofia di Tormaresca

Produttori su vasta scala di vino non sono affatto inusuali in Puglia, sarebbe sufficiente citare le numerose cooperative vinicole che raggruppano insieme circa 1000 piccoli proprietari, o le tenute, molte delle quali appartengono a famiglie nobili o patrizie, il cui latifundum (per usare il termine latino) una volta copriva ciò che poteva essere definito un piccolo territorio feudale ed anche oggi si estende per parti molto considerevoli della regione.

Tormaresca, comunque, anche se comparabile in dimensioni a queste realtà produttive, è stata, fin dall’inizio, un’attività di diversa tipologia. Sebbene la Puglia abbia attratto nel nuovo millennio investimenti significativi dal nord, Tormaresca fu la prima di questo tipo: tutto cominciò con l’acquisto da parte di Antinori di vigneti piantati in precedenza dalla casa di vino frizzante Gancia del Piemonte, ai quali furono aggiunte proprietà ancora più ampie di vigne a sud, a San Pietro Vernotico nella provincia di Brindisi.

I vini di Tormaresca

Differenti suoli e condizioni climatiche, differenti tipologie di uva, differenti vini ed anche obiettivi. Ma con un filo comune: la convinzione che la regione possa offrire vino ben fatto, a prezzi economici e che possano essere prodotte anche selezioni di un livello superiore. Un’analisi ben calcolata delle possibilità e delle prospettive, come hanno dimostrato i vent’anni passati. I numeri infatti sono questi: i quasi 400 ettari di vigneti sono in grado di produrre volumi importanti di vino: 500 mila bottiglie del Chardonnay regolare, quasi 350 mila bottiglie di un blend Negroamaro, Primitivo e Cabernet, oltre 200 mila bottiglie di Fichimori, un vino rosso “da bere freddo”, Negroamaro e, l’indigeno insieme con l’internazionale ad indicare che semplicemente non esistono barriere culturali e tecniche.

Ed i cru, a loro volta, mostrano che la quantità e la qualità non sono affatto in conflitto: Pietrabianca, un ottimo blend di Chardonnay e Fiano; Roycello, un vino bianco basato sul Fiano di grande carattere; Masseria Maime e Torcicoda, le piacevoli selezioni, rispettivamente, di Negroamaro e Primitivo. E, il migliore di tutti, l’impressionante Aglianico, Bocca di Lupo, dai bianchi suoli di Minervino Murge, prova senza dubbio che Campania e Basilicata non hanno l’esclusiva dei grandi vini prodotti da quest’uva eccezionale.

Bocca di Lupo

tormaresca vino

Denominazione: Aglianico Castel del Monte D.O.C.
Uve: Aglianico 100%
Grado Alcolico: 14,5°

Informazioni & Contatti Tormaresca

Indirizzo: Via Cesarea, 73045 Leverano LE
Telefono: +39 0831 671046
Sito Internet: www.tormaresca.it
e-mail:vinospitalita@tormaresca.it
Degustazione in Azienda: SI
Vendita Diretta: SI