San Salvatore

Data di fondazione2004
Ettari Vitati42

I vini autentici del Cilento raccontati da San Salvatore, tra stile territoriale e sostenibilità ambientale.

Storia di San Salvatore

L’Azienda Agricola San Salvatore 1988, fondata nel 2004 da Peppino Pagano, un imprenditore del settore turistico-alberghiero, affonda le radici nel cuore del Cilento, una regione con ricche tradizioni vitivinicole risalenti alla colonizzazione greca. Il titolare e fondatore dell’azienda è, quindi, Giuseppe Pagano.

La cantina, situata nell’area protetta dal Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, occupa 97 ettari, di cui 42 sono destinati ai vigneti. Riccardo Cotarella opera come enologo, portando la sua esperienza nel processo di produzione dei vini di alta qualità presso San Salvatore 1988.

Filosofia di San Salvatore

L’approccio di San Salvatore si distingue per una profonda connessione con la natura e le tradizioni del territorio cilentano. L’impegno per la qualità senza compromessi guida la cantina, che si dedica anche all’allevamento di bufale per la produzione di latte destinato alle mozzarelle.

La filosofia steineriana, sottolineando l’armonia con la natura, trova applicazione nella gestione dei vigneti e nelle pratiche agricole. L’agricoltura biologica è al centro dell’approccio di San Salvatore, con la semina tra i filari per mantenere la biodiversità. La cantina mira a ridurre l’impatto ambientale, adottando soluzioni sostenibili come l’utilizzo di energie rinnovabili.

Terroir di San Salvatore

I vigneti della tenuta San Salvatore si estendono su diverse alture, quasi a ridosso del mare, beneficiando di condizioni pedoclimatiche che conferiscono al vino un’affascinante impronta marina. La proprietà comprende un totale di 97 ettari, distribuiti tra vigneti, oliveti, frutteti e boschi.

La tenuta, con oltre 42 ettari dedicati esclusivamente ai vigneti, abbraccia un’area di straordinaria biodiversità, che include Stio, Giungano e gli antichi templi di Paestum. Il suolo ottimale e il clima mediterraneo, influenzato dalle brezze del Mar Tirreno, convergono per creare un terroir unico.

Gli alti e bassi delle altitudini, che variano tra 150 e 650 metri sul livello del mare, contribuiscono a conferire ai vigneti caratteristiche distintive. I suoli argilloso-calcarei sottolineano ulteriormente l’eccezionale diversità del terreno, contribuendo a definire la personalità unica dei vini San Salvatore.

Vini di San Salvatore

La gamma dei vini di San Salvatore comprende etichette ottenute dai vitigni Aglianico, Fiano, Greco, e un tocco innovativo con il Pinot Nero.

Tra i rossi spicca il “Corleto“, Aglianico biologico in purezza, affinato in acciaio e barriques, con tannini setosi e un frutto ricco. “Jungano” offre un rosso armonioso e giovane, mentre “Ceraso” è un Aglianico elegante e persistente, maturato esclusivamente in acciaio. Il “Pino di Stio“, Pinot Nero a 650 metri d’altitudine, regala un vino elegante e profumato.

Tra i bianchi, “Cecerale” è un Fiano biologico senza solfiti, mentre “Trentenare” presenta una nitida connotazione varietale. “Calpazio“, Greco biologico, si distingue per la criomacrazione e l’affinamento di otto mesi. La “Falanghina” evidenzia l’importanza dell’affinamento in acciaio.

Il “Palinure“, blend di Fiano, Greco e Falanghina, è un omaggio al Cilento. “Pian di Stio” rappresenta un Fiano biologico affinato in acciaio. “Pian di Stio Evoluzione“, Fiano evoluto in barriques di rovere francese, e “Elea“, Greco fermentato in acciaio e barriques, completano la gamma. Nei rosati, “Vetere” è un Aglianico in purezza, macerato per sei ore a freddo. La “Vetere Limited Edition” ispirato alla storia di Paestum.

Gli spumanti di San Salvatore 1988, sperimentazione del Metodo Classico su Aglianico, includono “Gioì“, uno spumante Brut Rosé di grande carattere La versione estrema, “Gioì Extreme“, accentua ulteriormente le caratteristiche dell’Aglianico. “Gioì Dosage Zero” è uno spumante Brut Rosé Metodo Classico senza aggiunta di dosaggio.

In ogni bicchiere di San Salvatore si può percepire l’arte e la passione che si celano dietro a ogni bottiglia, raccontando la storia millenaria di questa terra unica. La cantina continua a consolidare la sua reputazione nel panorama vinicolo regionale e oltre, offrendo vini che sono veri e propri ambasciatori del Cilento.

Pian di Sisto

Descrizione:

Il vino Pian di Sisto di San Salvatore si apre su note di biancospino e croccante frutta a polpa bianca, per proseguire verso decisi timbri di miele di acacia e sensazioni salmastre.

Il sorso è morbido, con una linea acida viva e ben tratteggiata.

Un vino di grande acidità ed espressività aromatica e dalla grande versatilità nell’abbinamento gastronomico.

A pieno titotlo tra i migliori vini campani per carattere fragrante e verticale.

Punteggio: 94/100 – Italy’s Finest Wines – (Annata 2022)

Jungano

Caratteristiche: L’ampio spettro aromatico è affascinante e penetrante, con una nota predominante di mora di rovo selvatica matura, accanto a sfumature che richiamano i fichi secchi, il caffè tostato, il cioccolato fondente, la dolcezza delle carrube e un tocco sottile di canfora.

Il sorso è avvolgente e fresco, caratterizzato da tannini setosi che conferiscono al vino una struttura. Il finale è sorprendentemente balsamico, con una precisione e una lunghezza notevoli.

Virtuosa interpretazione di Aglianico in purezza.

Punteggio: 93/100 – Italy’s Finest Wines – (Annata 2020)

Calpazio

Si apre su suggestioni di ginestra e fiori d’arancio, erbe mediterranee e salsedine. Il sorso è voluminoso, con una spiccata presenza salina iodata. Ottima persistenza con echi sui timbri floreali-fruttati.

Una delle più accattivanti interpretazioni di Greco: grande identità e carattere territoriale e versatilità nell’abbinamento gastronomico.

Punteggio:

92/100 – Italy’s Finest Wines – (Annata 2022)



Vetere

Un naso delicato e rinfrescante, con note di lampone, ribes rosso, fiori d’arancio, mandarino, erbe aromatiche e sensazioni salmastre.

Il palato conferma l’olfatto, la bella presenza salina lascia la bocca fresca e agrumata.

Uno tra i migliori vini rosati campani per la freschezza del quadro gusto-olfattivo, data dall’alternarsi di sapidità iodata e succulenza che crea una dialettica molto convincente.

Punteggio:

90/100 – Italy’s Finest Wines – (Annata 2022)

Gioì

 Descrizione:

Al naso affiorano decise note di ribes rosso, chicchi di melograno, impreziosite da timbri mielati, di frutta candita e note fragrante di croissant. Al palato è fresco e animato da vivaci sensazioni sapide.

Un Metodo Classico Rosé da uve di Aglianico di buona piacevolezza e ottimo rapporto qualità prezzo.

Punteggio:

90/100 – Italy’s Finest Wines – (Annata 2020)