CHIANTI CLASSICO 2019: gli esperti spiegano perché sarà un’annata memorabile

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Il Chianti Classico 2019 sarà un’annata di caratura evenemenziale, gli esperti ne spiegano le ragioni.

Il 2019 promette di essere una grande annata per i vini della Denominazione Vino Chianti docg: il clima favorevole, soprattutto nella parte finale della stagione, e gli importanti investimenti fatti negli anni scorsi sui vigneti, daranno un prodotto di grande qualità alle aziende del Consorzio Vino Chianti.
Il Consorzio Vino Chianti produce mediamente 850 mila ettolitri di vino: per la vendemmia 2019 ha ottenuto dalla Regione Toscana l’autorizzazione a ridurre le quantità prodotte del 10% per non generare un surplus produttivo che comporterebbe un abbassamento dei prezzi di vendita. 

La scelta della riduzione è stata per affrontare senza rischi il calo delle vendite che si è registrato sui mercati tradizionali nel corso del 2018.

L’uva è molto sana, non ci sono problemi di natura fitosanitaria – dice il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi -. Le quantità sono nella norma e, grazie all’abbattimento del 10% della produzione che abbiamo richiesto alla Regione Toscana, avremo volumi che ci consentiranno di non provocare una ripercussione sui prezzi”.

Anche se è ancora presto per i giudizi finali, tutto fa auspicare un’altra annata ‘stellare’ per il Chianti Classico Gallo Nero“. E’ quanto si spiega dal Consorzio Vino Chianti Classico con riferimento alle vendemmia 2019. “In cantina in questi giorni vengono portate uve perfettamente sane e a livello di quantità prodotte si è in linea con il 2018“. In particolare, si spiega, le piogge primaverili “hanno permesso la creazione di importanti riserve idriche, adatte a affrontare un’estate moderatamente calda e caratterizzata da ridotte precipitazioni”. Il clima mediamente più rigido e umido nella prima metà dell’anno “ha lievemente ritardato il ciclo vegetativo della vite rispetto agli ultimi anni, con un cadenzarsi dei tempi che ricorda le grandi annate degli anni ’80. A un’estate calda ma regolare, senza particolari picchi di calore o abbondanti precipitazioni, è seguito un settembre caratterizzato da bel tempo e grandi escursioni termiche, che hanno permesso la perfetta maturazione fenolica delle uve”.

Intanto, dal Consorzio si sottolineano “i riconoscimenti più alti della critica, dal numero record di Tre Bicchieri assegnato dal Gambero Rosso ai punteggi stellari dei critici come Antonio Galloni, Monica Larner e James Suckling” arrivati per l’annata 2016, “trecentesima vendemmia dal primo ufficiale riconoscimento come zona di produzione di origine” del Chianti classico.

“Il clima di quest’anno, che ha provocato danni consistenti ad altre colture, per noi invece va benissimo – prosegue Busi -. La situazione è piuttosto omogenea su tutto il territorio: anche le zone che hanno risentito maggiormente della siccità, come l’empolese, stanno andando bene. Abbiamo avuto notizie da parte dei media su possibili danni arrecati dai temporali di domenica scorsa, fortunatamente solo in alcuni territori, ma al momento dalle aziende non abbiamo segnalazioni. Grazie all’andamento complessivamente favorevole della stagione e ai consistenti investimenti nei vigneti fatti negli ultimi anni dalle nostre aziende, si possono fare grandi vini: il 2019 sarà una grande annata per i vini della Denominazione Chianti”.