Podere Poggio Scalette

La Storia e la filosofia di Podere Poggio Scalette

Una delle poche considerazioni sui vini della Toscana che sono universalmente condivise e che nessuno sente la minima esigenza di contestare è quella che afferma il ruolo fondamentale e determinante dei consulenti vitivinicoli sia nella crescita qualitativa che nell’espansione del numero di case produttrici.

La ragione è abbastanza semplice: cinquant’anni fa la produzione era quasi esclusivamente nelle mani delle famiglie nobili o ricco borghesi che possedevano i terreni, e la vinificazione era delegata ai contadini che gestivano il podere, uomini che avevano una certa esperienza pratica nell’agricoltura, che si estendeva anche alla produzione di olio d’oliva, coltivazione di campi di grano, allevamento di bestiame, pascolo delle pecore, produzione di carbone e a molte altre attività. Ma quando il vino italiano dovette affrontare i mercati – sia internazionali che nazionali – che richiedevano standard qualitativi ben precisi, è diventato immediatamente evidente che questo tipo di approccio empirico non era più sufficiente. E gli enologi addestrati che lavoravano principalmente per le grandi case commerciali della regione erano troppo pochi, il loro numero era totalmente inadeguato per adempiere al compito per cui erano richiesti.

Il divario è stato riempito dall’arrivo di consulenti talentuosi, energici e ambiziosi che rapidamente divennero figure chiave che permisero un enorme salto di qualità e di visibilità dei vini. E non c’era figura chiave più importante di Vittorio Fiore, che si trasferì in Toscana dopo un fermo come presidente dell’associazione degli enologi italiani, ed era già considerato come una sorta di deux ex machina dalla metà degli anni ’80. Elencare il numero di aziende vinicole che ha lanciato contribuendo al successo sarebbe un spreco di spazio e tempo, come lo sarebbe anche un elenco delle nuove aree della regione in cui il suo lavoro ha dimostrato che produrre vino di qualità, fino a quel momento mai prodotto, era semplicemente una questione di competenza e talento. Per 25 anni, tuttavia, ha gestito anche una propria azienda, una piccola e magica tenuta collinare a Greve in Chianti.

I vini di Podere Poggio Scalette

E i suoi vini – Il Carbonaione, Capogatto e, recentemente, il Chianti Classico – hanno dimostrato che la vinificazione è sia un’arte che una scienza, molto di più delle tradizioni consolidate del passato che non sono mai riuscite a mettere in bottiglia risultati di questo livello di eccellenza.