Migliori Brunello di Montalcino

SEGUICI SU INSTAGRAM

Scopri la nostra lista aggiornata dei migliori Brunello di Montalcino.

Vuoi indicarci un vino? Scrivici.

INDICE:

Brunello di Montalcino – Introduzione

Montalcino

Il Brunello di Montalcino è uno dei vini rossi italiani più famosi e prestigiosi, riconosciuti a livello internazionale per via della sua eleganza, complessità e per il grande potenziale d’invecchiamento.

Il vino Brunello di Montalcino può essere prodotto esclusivamente da uve Sangiovese 100% nel territorio del comune di Montalcino, in provincia di Siena. Ad oggi gli ettari vitati dedicati alla produzione Brunello di Montalcino sono circa 2000, mentre i produttori imbottigliatori sono 200.

Il disciplinare del Brunello di Montalcino prevede che debba affinare almeno due anni in contenitori di rovere (di qualsiasi dimensione) e che venga messo in commercio non prima del 1º gennaio del quinto anno successivo alla vendemmia.

MIGLIORI BRUNELLO DI MONTALCINO consigliati da Jean Marco Palmieri

Qual è il miglior Brunello di Montalcino?

Scopri la nostra lista aggiornata dei migliori 20 vini Brunello di Montalcino.

Saranno presenti foto, punteggio in centesimi e descrizione affinché ognuno possa trovare il migliore Brunello di Montalcino adatto ai propri gusti.


Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2019 – Il Marroneto

Descrizione: Nitide note varietali fragranti e floreali di violetta, visciole, nipitella e un accenno di sidro. Il sorso è contraddistinto da tannini d’ineccepibile tessitura legati sinergicamente a una spiccata acidità e nota sapida che conferiscono lunghezza e presenza al sorso.

Il Marroneto, guidato da Alessandro Mori e suo figlio Jacopo, è una piccola cantina di 6 ettari del versante nord di Montalcino che sorge in un antico essiccatoio di castagne, da cui prende il nome.

Il Madonna delle Grazie è il loro cru ottenuto da una selezione di uve spargole provenienti dalla vigna storica posta ad un’altitudine di 420 metri, con esposizione nord e suoli composti per il 75% da sabbie marine. La vinificazione avviene a basso intervento senza l’impiego di additivi enologici. La fermentazione dura circa 20/22 giorni. L’affinamento ed l’invecchiamento avvengono in botti di rovere da 25 quintali per 41 mesi.

Il Madonna delle Grazie si conferma tra i migliori Brunello di Montalcino, rappresentando una virtuosa interpretazione di Sangiovese dal carattere tradizionale, che pone l’accento sulla finezza più che sulla potenza.

Zona: Versante Nord (Madonna delle Grazie)

Brunello di Montalcino 2019 – Le Potazzine

Descrizione: Frutti maturi, tra cui spiccano ciliegia e bergamotto, seguiti da erbe medicinali e goudron. Il palato rivela una notevole concentrazione, creando tensione e ritmo con le componenti acide e minerali. Il finale è di grande lunghezza, asciutto ed equilibrato.

Il Brunello di Montalcino deriva da Sangiovese biologico certificato, ottenuto da due vigne situate sul versante sud-ovest, ad un’altitudine compresa tra 420 e 507 metri sul livello del mare.

Fermentazioni spontanee con lieviti indigeni, lunghe macerazioni e affinamenti in botti di media grandezza di rovere di Slavonia.

Le Potazzine è una piccola azienda (circa 5 ettari) a conduzione familiare, guidata da Gigliola e le sue due figlie, Viola e Sofia, da sempre contraddistinta per l’impegno verso pratiche agronomiche sostenibili e approccio artigianale.

Senza dubbio tra i migliori Brunello di Montalcino, si distingue per lo stile elegante e tradizionale.

Zona: Sud-Ovest (Le Prata e La Torre)

Montosoli – Brunello di Montalcino 2019 – Altesino

Descrizione: I profumi sono freschi e contraddistinti per un’eccezionale nitidezza varietale, spaziando da violetta e arancia rossa a erbe officinali e patchouli.

In bocca si presenta di grande freschezza ed equilibrio, con tannini setosi di ottima concentrazione che sorreggono il palato e si allungano verso un finale sapido e persistente.

Vinificazione tradizionale e lungo affinamento in botti di rovere. Lo storico primo cru di Montalcino, nato nel 1972 e esposto a nord, è noto per dare vita a vini di minore tenore alcolico, mettendo in risalto un carattere più delicato e orientato all’eleganza.

Guidata da Elisabetta Gnudi e sua figlia Vittoria, Altesino è una cantina che dispone di circa 50 ettari vitati, principalmente localizzati sul versante nord. L’azienda è da sempre impegnata in meticolose pratiche sostenibili e dispone di pannelli solari che coprono una buona parte del fabbisogno energetico. I vini di Altesino sono noti nel mondo per coniugare sapientemente tradizione e modernità, complessità e immediatezza.

Uno dei migliori Brunello di Montalcino per chi vuole comprendere in modo inequivocabile il carattere raffinato di Montosoli.

Zona: Nord (Montosoli)

Ragnaie Vigna Vecchia 2019 – Ragnaie

Descrizione: Fresche note di melograno e arancia rossa a cui si aggiungono toni balsamici e di torrefazione. Il sorso è contraddistinto da un ottimo equilibrio tra concentrazione fenolica, acidità e alcol. Ritmo, freschezza e volume al palato.

Il Brunello di Montalcino Vigna Vecchia de Le Ragnaie è ottenuto da uve provenienti dalla vigna posta a 600 metri di altitudine nella zona delle Ragnaie, nell’immediato sud-ovest di Montalcino. Fermentazione ad opera di soli lieviti indigeni in cemento e affinamento per 36 mesi in botti grandi di rovere di Slavonia. L’azienda lavora con vasche di cemento per avere un buon controllo della temperatura e mantenere integri aromi primari e fermentativi.

L’azienda Le Ragnaie di Riccardo Campinoti, grazie all’altitudine dei vigneti più alti della denominazione, riesce a ottenere vini dal carattere estremamente verticale. Il loro Vigna Vecchia è probabilmente il vino che più di tutti i suoi Cru mette in evidenza l’equilibrio piuttosto che un carattere dominante sugli altri.

Una testimonianza virtuosa che ci rammenta quanto essere degli artigiani non sia un alibi per essere approssimativi, ma un privilegio per lavorare con precisione sui dettagli.

Zona: Sud Ovest (Ragnaie)

Brunello di Montalcino Tenuta Nuova 2019 – Casanova di Neri

Descrizione: Frutto frontale e maturo che spazia da more di rovo e ciliegia a cui seguono suggestioni di spezie dolci, cioccolato fondente e resina di pino. Al palato è denso, vellutato e avvolgente, con tannini compatti che si evolvono in un finale di ottima persistenza in cui fa da protagonista il frutto e sfumature balsamiche.

Ottenuto dal vigneto Le Cetine, situato a sud-est di Sant’Angelo in Colle. Le uve sono selezionate meticolosamente, manualmente e con selettore ottico, per estrarre solo i tannini migliori. Le fermentazioni avvengono senza l’aggiunta di lieviti e il lento affinamento in legno (30 mesi) in botte caratterizza poi il profilo aromatico ed esalta la tipicità del vitigno.

Guidata da Giacomo Neri, coadiuvato dai suoi figli Gianlorenzo e Giovanni, Casanova di Neri è un’azienda che dispone di 63 ettari vitati e rappresenta uno dei più importanti punti di riferimento a livello internazionale tra le eccellenze di Montalcino.

Tra i migliori Brunello di Montalcino per intensità e stile enologico di grande precisione.

Zona: Sud-Est (Sant’Angelo in Colle)

Brunello di Montalcino 2019 – Giodo

Descrizione: Ciliegia, visciole e lamponcini su un sottofondo di cioccolato bianco e tabacco. In bocca è avvolgente e sapido con un tannino di grande presenza ben tratteggiato e setoso e un’acidità di nerbo incalzante che crea armonia e pulizia al sorso. Ottima persistenza.

fermentazione alcolica in tini d’acciaio e cemento e 20 giorni di contatto con le bucce e affinamento per circa 30 mesi in botti di legno da 500, 700 e 2.500 lt. Seguiti da un passaggio di circa 6 mesi in
cemento e 18 mesi in bottiglia.

La cura di Giodo, guidata da Carlo e Bianca Ferrini, per il processo di vinificazione nasce dalla volontà di valorizzare al massimo il potenziale del Sangiovese in chiave elegante e territoriale.

Un’interpretazione dal carattere ricco ed avvolgente. Tra i migliori Brunello di Montalcino per capacità di coniugare potenza ed eleganza.

Zona: Sud-Est (Sesta)

Brunello di Montalcino Vigna Loreto 2019 – Mastrojanni

Caratteristiche: Mora in confettura a cui segue resina di pino e note torbate. Al palato contraddistinto da una spiccata concentrazione e componente glicerica. Finale di grande lunghezza, asciutto sul frutto e le spezie.

Le uve sono state selezionate al tavolo di cernita in base alla qualità, diraspate, pigiate e, per caduta gravitazionale, sono state raccolte in vasche di cemento resinato. Qui ha avuto inizio il processo della fermentazione alcolica e, in base al suo andamento, quotidianamente sono stati effettuati rimontaggi o delestage. La permanenza sulle bucce è stata di circa 20 giorni. Il vino affina 36 mesi in botti da 25 hl (Pauscha 2020), 29 hl (Pauscha 2020) e 16 hl (Stockinger 2000).

Dalla storica cantina Mastrojanni, un’interpretazione di Brunello di Montalcino in chiave classica di grandissimo potenziale d’invecchiamento e complessità.

Zona: Sud Est (Castelnuovo dell’Abate)

Brunello di Montalcino 2019 – Fuligni

Descrizione: Fragrante su ribes rosso, cassis e note ginepro. Il sorso è avvolgente e morbido, con un tannino di gran spessore ma setoso e un’acidità incalzante che favorisce la bevibilità.

Il Brunello di Montalcino di Fuligni è prodotto con uve Sangiovese Grosso provenienti da vigneti situati a un’altitudine di 380-450 metri nel versante nord-est di Montalcino. Dopo la vendemmia manuale e la selezione, la fermentazione avviene in acciaio inox, seguita da invecchiamento in botti di rovere di Slavonia per almeno 24 mesi.

A pieno titolo tra i migliori Brunello di Montalcino grande nitidezza, fragranza e intensità olfattiva.

Zona: Nord-Est

Brunello di Montalcino 2019 – Castello di Tricerchi

Descrizione: Note fini e delicate di viola mammola, fragoline di bosco e sciroppo d’acero, impreziosite da mentuccia selvatica. Il palato è caratterizzato da un’acidità prominente, che dialoga con un tannino morbido e un finale salino. Concentrazione discreta sebbene non marcata.

Le uve sono ottenute da vigne poste nel versante nord, si suoli composti argilla mista a sabbia, la fermentazione è ottenuta da lieviti indigeni in vasche di acciaio a temperatura controllata. La lunga macerazione con le bucce regala struttura verticale ed aromi varietali di grande nitidezza.

Guidata da Tommaso Squarcia, Castello di Tricerchi ogni anno aumenta gradualmente il livello qualitativo dei suoi vini.

Tra i migliori Brunello di Montalcino per il suo stile unico che valorizza, come nessun altro nella denominazione, il carattere floreale del Sangiovese. Molto versatile nell’abbinamento gastronomico.

Zona: Nord

Brunello di Montalcino 2019Uccelliera

Descrizione: Frutti di bosco scuri e maturi impreziositi da note di cuoio e torrefazione. Al palato è sapido e avvolgente, con una trama tannica morbida. Finale leggermente balsamico di ottima persistenza e pulizia. 

In cantina le uve vengono raffreddate con ghiaccio secco per preservarne i profumi; segue fermentazione spontanea. Il vino matura poi in botti di diverse dimensioni e tostature.

Andrea Cortonesi produce un Brunello di Montalcino è sicuramente uno dei più interessanti produttori del versante sud-est di Montalcino Ogni vite è valorizzata con pratiche agronomiche che rispettano le peculiarità del terreno e dell’annata.

Tra i migliori Brunello di Montalcino per capacità di valorizzare la potenza che esprime il terroir Castelnuovo dell’Abate, ma in chiave elegante ed armonica. Ottimo potenziale d’invecchiamento.

Zona: Sud-Est (Castenuovo dell’abate)

Brunello di Montalcino 2019 – Fornacina

Descrizione: Fragranti su sensazioni di arancia rossa e ribes a cui segue un carattere più austero di goudron, cuoio e note tostate e speziate. Sollecita il palato con un tannino materico di buona concentrazione e una buona acidità che favorisce la bevibilità.

Vinificazione in vasche di acciaio inox a temperatura controllata, con lunga macerazione e rimontaggi tradizionali. Segue maturazione in botti grande di rovere di Slavonia.

La Fornacina, guidata da Simone Biliorsi, coniuga tradizione e tecniche moderne per ottenere un prodotto dal carattere autentico e appassionante. Senza dubbio uno dei migliori Brunello di Montalcino per rapporto qualità prezzo.

Zona: Sud-Est (Zona dei Comunali e Castenuovo dell’abate)

Brunello di Montalcino 2019 – Col di Lamo

Descrizione: Piccoli frutti rossi per fare spazio a toni balsamici e speziati. Al palato tratteggia un buon equilibrio tra acidità di nerbo, e discreta concentrazione fenolica. Ottima persistenza con echi in retrolfazione sul frutto e spezie.

L’azienda Col di Lamo guidata da Giovanna Neri e sua figlia Diletta, è un’azienda familiare biologica certificata situata nel versante nord-est che offre delle interpretazioni di Brunello di Montalcino improntate sulla freschezza ed equilibrio.

Fermentazione ad opera di lieviti indigeni in acciaio e cemento ad una temperatura massima di 28 gradi. Il vino affina 24 mesi in botti grandi e tonneaux di rovere francese.

Col di Lamo di conferma come una tra le migliori interpretazioni di Brunello di Montalcino per la capacità di valorizzazione il Sangiovese nelle sue componenti fresche e fragranti. Sicuramente tra i più versatili nell’abbinamento gastronomico.

Zona: Nord-Est

Brunello di Montalcino 2019 – Le Chiuse

Descrizione: Frutta a bacca nera, liquirizia, cacao a amaro e liquirizia. Al palato è materico, con un tannino in divenire, che crea tensioni al sorso grazie ad una marcata acidità e sapidità. Ottima persistenza.

Selezione di uve manuale, fermentazione spontanea con lieviti indigeni e affinamento in botti grandi di rovere di slavonia come da tradizione.

Un vino di grande spessore, che ha tutti i presupposti organolettici per una lunghissima evoluzione.

A pieno titolo tra i migliori Brunello di Montalcino dallo stile classico e per sensazionale potenziale d’invecchiamento.

Zona: Nord (Canalicchio)

Brunello di Montalcino Persante 2019 – La Rasina

Lampone selvatico, violetta, arancia sanguinella affiancate da erbe officinali e un finale delicatamente boisé.

Al palato è ampio e avvolgente, sorretto da acidità di nerbo che dona freschezza e bevibilità.

Il Brunello di Montalcino Piersante di La Rasina appassiona per equilibrio tra equilibrio tra componente alcolica, fenolica e acidità. Grande premesse di potenziale d’invecchiamento.

Senza alcun dubbio tra i migliori Brunello di Montalcino per potenziale d’invecchiamento. Buon rapporto qualità prezzo.


Zona: Nord-Est

Brunello di Montalcino 2019 – La Gerla

Descrizione: Piccoli frutti rossi selvatici, nuances floreali di viola mammola impreziosite da cioccolato bianco e chiodi di garofano. Al palato è voluminoso, ricco di estratto con tannini setosi e un finale di grande lunghezza in cui riecheggia protagonista l’eloquenza del frutto.

Il Brunello di Montalcino è prodotto solo con uve Sangiovese Grosso, selezionate in vigna e su tavolo di cernita. Dopo una fermentazione controllata di circa 15 giorni, il vino matura per 24 mesi in botti di rovere di varie capacità. Successivamente, viene imbottigliato e riposa ulteriormente per 6 mesi prima della commercializzazione.

Un Brunello di Montalcino dai profumi fragranti e varietali che si spande ampio e vigoroso al palato. Meritatamente tra i migliori Brunello di Montalcino per potenziale d’invecchiamento.

Zona: Nord-Est (Canalicchi) Sud Est (Castelnuovo dell’Abate)

Brunello di Montalcino 2019 – Franco Pacenti

Tamarindo e a cui segue torrefazione e polvere di cacao fondente e china.

Al palato è sapido con una trama tannica di buona concentrazione che crea una nota alternata con le componenti sapide fruttate. Finale lungo, armonico, con echi sul frutto e spezie.

A pieno titolo tra i migliori Brunello di Montalcino per versatilità nell’abbinamento gastronomico. Interessante connubio tra un carattere enologico moderno e tradizionale.

Zona: Nord (Canalicchio)

Brunello di Montalcino 2018 Riserva – Patrizia Cencioni

Amarena che sfuma verso fiori appassiti, grafite e sensazioni mentolate. Al palato si spande con tannini morbidi ben bilanciati dalla componente acida che dona freschezza ed equilibrio. Finale di grande persistenza con echi sulle note fruttate e speziate.


Le uve vengono selezionate manualmente, diraspate delicatamente, e sottoposte a fermentazione a temperatura controllata con un periodo totale di contatto con le bucce di 28 giorni. Il vino matura per 48 mesi in botti di rovere di Slavonia da 20 hl e di rovere francese da 7,5 hl.

Il vino Brunello di Montalcino Riserva di Patrizia Cencioni è un vino di nerbo, dai profumi sofisticati e grande pulizia al palato.

Tra i migliori Brunello di Montalcino per poliedricità gusto-olfattiva ed equilibrio.

Zona: Sud-Est

Brunello di Montalcino 2019 – Capanna

Caratteristiche: 

Delicato ma complesso su note di ribes rosso, sottobosco, goudron e chiodi di garofano.

Il palato conferma l’olfatto, con tannini di grande compattezza e setosità e un finale di ottima persistenza.

Il Brunello di Montalcino di Capanna è un vino dal carattere verticale di grande freschezza, espressione di grande tipicità del Sangiovese del versante nord di Montalcino. Ottimo rapporto qualità prezzo.

Zona: Nord Est

Brunello di Montalcino La Casaccia 2019 – Canalicchio di Sopra

Caratteristiche: Amarena, viola mammola arancia sanguinella impreziosite da più enigmatici sentori di e humus.  Al palato è voluminoso e caldo, con tannini ben tratteggiati e compatti e grande acidità che conferisce scorrevolezza.

Interessante sapidità e persistenza inesauribile in cui riaffiora indiscusso protagonista il carattere varietale del Sangiovese nella sua inequivocabile eloquenza aromatica e freschezza.

Il Brunello di Montalcino La Casaccia è tra i migliori per capacità di coniugare ricchezza e bevibilità. Ideale per gli appassionati in certa di un prodotto autentico ed artigianale.

Zona: Nord (Canalicchio)

Brunello di Montalcino 2019 – Sesti

Descrizione: Delicate sensazioni floreali a cui seguono note di lampone selvatico e arancia sanguinella, erbe officinali e humus, impreziosite ben integrate e dosate sfumature speziate boisé. Il palato è appassionante, il corredo polifenolico e un’acidità di nerbo donano armonia e bevibilità.

Le uve vengono vinificate in acciaio. Il vino matura successivamente per trentanove mesi nelle botti di rovere da 30 ettolitri, senza subire filtrazioni. Dopo un anno in bottiglia, viene rilasciato sul mercato

Meritatamente tra i migliori Brunello di Montalcino per capacità di contemperare ricchezza ed eleganza: complessità aromatica, precisione e intelligibilità del frutto.

Zona: Sud-Ovest (Sant’Angelo in Colle)

Brunello di Montalcino 2019 – Poggio di Sotto

Descrizione: Mora di rovo matura, ciliegia e pot-pourri, impreziosite da pennellate balsamiche e sentori terziari di grafite, liquirizia e tabacco. Il sorso è pieno e avvolgente e i tannini sono eleganti e ben tratteggiati, sorretti da una bella acidità che culmina in un un finale fresco e persistente.

Fermentazione spontanea con lieviti indigeni e minimi interventi sia in vigna che in cantina. Una vinificazione “tradizionale” coadiuvata dalle moderne tecnologie, in linea con l’anima di Poggio di Sotto, una delle aziende che rappresenta un modello di conduzione e qualità per tutta la denominazione.

Un Brunello di Montalcino di grande struttura e potenza, tra i migliori per opulenza e ricchezza al palato.

Zona: Sud -Est (Castelnuovo dell’Abate)

Brunello di Montalcino 2019 – Salvioni

Descrizione: Lampone, ciliegia matura, vaniglia e cioccolato fondente. Al palato è corposo e avvolgente, finale di buona persistenza con protagonista il frutto. 

Le basse rese dei vigneti di Salvioni regalano uve concentrate in aromi che vengono lavorate in maniera attenta e scrupolosa per rispettarne l’integrità, il potenziale e la struttura. Ogni appezzamento è caratterizzato da un terroir differente che si traduce in un vino ricco di complessità e armonia.

Un’interpretazione del Sangiovese purosangue voluminosa, che concilia sapientemente freschezza e vigore tannico.

Zona: Sud-Est

Brunello di Montalcino 2019 – Lisini

Descrizione: Succo di mirtillo su un sottofondo di cioccolato bianco e spezie dolci. In bocca è avvolgente e sapido con un tannino di grande presenza ben tratteggiato e setoso e un’acidità di nerbo incalzante che crea armonia e pulizia al sorso. Ottima persistenza.

La cura di Lisini per il processo di vinificazione nasce dalla volontà di valorizzare al massimo il potenziale delle uve. Vendemmia manuale con selezione dei singoli grappoli, fermentazione controllata ad acino intero e illimpidimento spontaneo senza filtrazione.

La storica azienda Lisini si conferma come una delle eccellenze di Montalcino per il suo stile tradizionale che mette in evidenza il frutto.

Zona: Sud-Est (Sesta)

Brunello di Montalcino 2019 – Máté Winery

Descrizione: Note floreali di mammola, viola e frutta di bosco, ben integrate con sfumature balsamiche e di cacao amaro.  Al palato avvolge la bocca in un sorso avvolgente e sinuoso, ben strutturato. 

Tutte le lavorazioni in vigna e in cantina vengono meticolosamente fatte a mano. La fermentazione avviene vasche d’acciaio a temperatura controllata, utilizzando lieviti indigeni. Segue un lungo affinamento in botti di rovere francese da 500 a 4000 litri.

Un vino in cui il naso, intrigante e sfaccettato, fa da preludio a un sorso energico e appagante. A pieno titolo tra i migliori Brunello di Montalcino per grande nerbo e stoffa. 

Zona: Sud-Ovest (Santa Restituita)

Brunello di Montalcino 2019 – Gianni Brunelli

Descrizione: Bergamotto, fragoline di bosco, bacche di ginepro, toni boisé dolci. Al palato si svela possente con tannini maturi scultorei sorretto da una buon nerbo acido che favorisce la beva. Grande persistenza con rimandi sul frutto e sulle spezie.

Il Sangiovese Grosso è coltivato a un’altitudine di 350 metri su terreni argillosi con una notevole presenza di galestro. Dopo 18 giorni di macerazione sulle bucce, il vino affina il suo carattere attraverso un periodo di 8 mesi di invecchiamento in botti di rovere di Slavonia di varie dimensioni, tra cui 5hl, 10hl, 21hl e 25hl.

Tra i migliori Brunello di Montalcino per profondità e precisione olfattiva.

Zona: Nord (vigna Le Chiuse di Sotto) e Sud-Est (Podernovone)

Brunello di Montalcino 2019 Vigna del Suolo – Argiano

Descrizione: Amarena e confettura di more a cui seguono cioccolato fondente e pietra focaia. Al palato rotondo e avvolgente con buona sapidità e lunghezza.

Il Brunello di Montalcino proviene da un vigneto toscano situato tra i 280 e i 310 metri di altitudine. Le viti, vecchie di 55 anni, sono profondamente radicate in un terreno caratterizzato da marna, argilla e abbondante calcare.

Il vino matura per 12 mesi in botticelle ovoidali da 12 hl in rovere francese, seguiti da ulteriori 12 mesi in botti di rovere di Slavonia.

Tra i migliori Brunello di Montalcino della zona sud-ovest per il suo carattere intenso, ricco ma equilibrato.

Zona: Sud-Ovest (Sant’Angelo il Colle)

Brunello di Montalcino 2019 – Col d’Orcia

Descrizione: Ciliegia sottospirito, ben integrate con sfumature balsamiche e di cacao amaro. Al palato pervade la bocca in un sorso avvolgente, ben strutturato. 

La storica cantina Col d’Orcia mantiene la tradizione utilizzando le grandi botti di rovere di Slavonia. L’invecchiamento avviene per 3 anni in botti prima dell’imbottigliamento, seguito da almeno 1 anno di affinamento in cantina prima della commercializzazione.

Vino di buona lunghezza e intensità che esprime la tipicità del versante sud-ovest, tra i migliori Brunello di Montalcino rapporto qualità prezzo.

Zona: Sud-Ovest (Sant’Angelo in Colle)

Le Pope 2019 – Verbena

Descrizione: Marasca e lampone a cui seguono registri speziati, cuoio e bacche di ginepro.

Al palato si svela possente, con tannini ben tratteggiati e compatti sorretti da un’acidità vibrante che sigilla il sorso con equilibrio e carattere.

Il Brunello di Montalcino Le Pope di Verbena è ottenuto da vigne a Sud-Est di Montalcino con elevata altitudine. L’affinamento viene effettuato in barriques di rovere francese.

Accattivante l naso ed eloquente al palato, è un vino in cui l’intelligibilità del frutto prende subito forma in un sorso succoso e di grande godibilità. Sicuramente uno tra i migliori Brunello di Montalcino per freschezza e valorizzazione del carattere floreale del Sangiovese.

Zona: Sud-Ovest (Passo del Lume Spento)

Brunello di Montalcino 2019 – Paradiso di Cacuci

Descrizione: Frutta in confettura, ciliegia sottospirito ed eucalipto delineano il profilo olfattivo. Al palato ricco, molto concentrazione con tannino prominente in fieri e grande lunghezza.

Fermentazione in serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata, con rimontaggi e macerazioni prolungate e affinamento per 2 anni in botti di rovere della Slovenia e 6 mesi in bottiglia prima della commercializzazione.

Paradiso di Cacuci mette in canto un Brunello di Montalcino dallo stile classico, di grande potenza e potenziale d’invecchiamento. Interessanti aspettative per i futuri sviluppi delle prossime annate con il rinomato enologo Giuseppe Gorelli.

Zona: Nord-Ovest

Brunello di Montalcino 2019 – Palazzo

Descrizione: Frutti di bosco in confettura, polvere di caffé e tabacco. Al palato è caldo e ricco, con buona estrazione e discreta freschezza. Finale di buona lunghezza.

Ottenuto nel rispetto della tradizione, questo vino presenta un intenso colore rosso rubino che, con l’invecchiamento, si evolve verso tonalità granato. Dopo 36 mesi di affinamento in botti di rovere e barrique, seguiti da ulteriori 8-12 mesi di riposo in bottiglia, è pronto per essere commercializzato.

Zona: Sud-Est (Zona dei Comunali)

ABBINAMENTI CINO E BRUNELLO DI MONTALCINO

Il Brunello di Montalcino, con la sua struttura tannica imponente, si presta magnificamente all’accoppiamento con piatti succulenti, arricchiti da salse robuste e condimenti intensi, come quelli a base di fondo bruno e demi-glace.

La scelta di abbinamenti territoriali per il Brunello di Montalcino è un’opzione eccellente, valorizzando appieno le caratteristiche del vino e della cucina locale. Tra gli esempi di abbinamenti riusciti con il Brunello di Montalcino troviamo la Scottiglia di Cinghiale con Polenta, un piatto ricco e saporito che si sposa perfettamente con la complessità del vino. Altrettanto delizioso è il Petto d’Anatra in salsa di Brunello, un connubio che esalta le note fruttate e speziate del vino.

Per gli amanti dei formaggi, l’abbinamento Brunello di Montalcino con Pecorino di Pienza stagionato in Barriques offre un’esperienza unica, combinando la robustezza del vino con la complessità aromatica del formaggio. Le Pappardelle al Ragù di Cinghiale sono un altro connubio classico, dove i sapori intensi del Brunello si integrano perfettamente con la carne saporita del cinghiale.

Se si desidera sperimentare qualcosa di straordinario, un Brunello di Montalcino può essere accostato a una Tartare di Chianina con Tartufo Bianco, creando un’armonia di sapori pregiati e raffinati.

STORIA BRUNELLO DI MONTALCINO

Durante il Medioevo, Montalcino rappresenta per secoli una tappa fondamentale nel commercio lungo la Via Francigena, la principale strada che collega Roma al Nord dell’Inghilterra.

Alla fine del 1800, Clemente Santi, farmacista e viticoltore locale, avvia una selezione massale di uva Sangiovese per produrre un vino varietale al 100%, capace di invecchiare a lungo. Viene premiato nel 1869.

Nel 1888, Ferruccio Biondi-Santi, nipote di Clemente Santi, rilascia la prima “versione moderna” del Brunello di Montalcino, invecchiata per oltre un decennio in grandi botti di legno.

All’inizio del Novecento, la fillossera distrugge i vigneti in Europa, ma Tancredi Biondi Santi ripianta il Sangiovese e adatta la sua cantina per produrre vini di alta qualità.

Nel 1926, Tancredi Biondi Santi crea la Cantina sociale Biondi Santi e C. per espandere il commercio del Brunello, arrivando anche a esportare il vino negli Stati Uniti.

Nel 1933, si tiene la Rassegna dei vini di Montalcino con 10 produttori. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il Brunello di Montalcino guadagna la reputazione di uno dei vini più rari d’Italia, con la famiglia Biondi-Santi come unico produttore registrato.

Nel 1964, l’inaugurazione della Strada del Sole A1 isola Montalcino, causando la perdita del 70% della popolazione, impoverimento e la chiusura di molte aziende vinicole.

Negli anni ‘60, con 11 produttori, nasce il consorzio del Brunello di Montalcino e successivamente viene approvato lo status DOC nel 1968.

Negli anni ‘70, il numero di produttori raddoppia a 25. Nel 1980, la regione di Montalcino diventa la prima zona vinicola italiana a ottenere la designazione DOCG.

Dalla fine degli anni ‘80 e ‘90, soprattutto grazie alla promozione del brand del Brunello di Montalcino da parte dell’azienda Banfi, si registra un notevole incremento del successo commerciale e numerosi nuovi produttori locali, italiani e stranieri, investono a Montalcino.

Negli anni 2000, la stampa internazionale celebra il Brunello di Montalcino, accrescendone la fama e i consumi crescono.

All’inizio del XXI secolo, ci sono quasi 200 produttori di Brunello di Montalcino, principalmente piccoli agricoltori e aziende familiari.

Nel 2006 un Brunello di Montalcino viene premiato migliore vino al mondo da Wine Spectator.

Nel 2008, scoppia il Caso Brunellopoli: sette aziende di Montalcino sono accusate di non aver rispettato il disciplinare di produzione che impone il 100% di vitigno Sangiovese. L’accusa si conclude con quattro patteggiamenti, un rinvio a giudizio e un proscioglimento. Da quel momento, Montalcino viene segnato dalla necessità di ritornare alle tradizioni.

Nel 2016, l’azienda fondatrice del Brunello di Montalcino, Biondi Santi, viene acquisita dalla holding francese Epi, una società di investimento legata a moda, lusso e importanti maison di Champagne.

Nel 2023 un Brunello di Montalcino viene premiato per la seconda volta migliore vino al mondo da Wine Spectator.

Quali sono i migliori Brunello di Montalcino?

Quali sono i migliori Brunello di Montalcino? Scegliere è un impresa ardua, che comunque soggiace inevitabilmente ai limiti di un’opinione soggettiva, che come tale, per definizione, è deficitaria e arbitraria.

Noi abbiamo semplicemente stilato una lista nostre delle interpretazioni preferite secondo le nostre valutazioni. Rimane tuttavia imprescindibile sottolineare che il vino, non nasce come uno status symbol, da esibire o sfoggiare coram populo.

Ma per emozionarci ed essere condiviso in modo genuino con le persone che amiamo, legandosi a situazioni contingenti e ai momenti irripetibili e intimi della nostra vita.

Pertanto, vi invitiamo a visitare le aziende e conoscere i produttori che producono vini nella loro unicità, affinché possiate scoprire e scegliere autonomamente il vino che possa essere annoverato per voi tra i vostri personali vini preferiti. Se avete avuto la pazienza di leggere fin qua vi ringrazio per l’attenzione, ma adesso è il tempo riempire i calici e recidere le speranze lontane, e quindi:

Cheers, Salute, Santé

Jean Marco Palmieri